Siamo nel cuore della Maremma Toscana.
Wow! La prima cosa che riesco a dire guardando Pitigliano dal belvedere di fronte al Santuario della Madonna delle Grazie.
Il colpo d’occhio è suggestivo ed è impossibile non fermarsi per immortalare lo skyline del Borgo Toscano.
Siamo appena all’inizio della nostra giornata a Pitigliano e sentiamo già che sarà indimenticabile.
Si erge “appoggiato” letteralmente su una rupe di tufo a picco su una vallata verdissima, solcata dai torrenti Lente, Meleta e Prochio.
La roccia che sorregge l’intero abitato si fonde con le case.
La sera poi lo si può ammirare quasi sospeso nel vuoto, in tutto il suo splendore; illuminato così bene da renderlo ancora più misterioso e da far catapultare chi lo guarda in un’epoca davvero lontana.
Ci avviciniamo alla città e dopo aver parcheggiato un po’ fuori dal centro storico, scarichiamo la macchina: giusto il tempo di contattare la ragazza che ci affitterà la camera, espletare le carte burocratiche di registrazione e prendere possesso dell’ appartamento e siamo pronti per avventurarci alla scoperta del Borgo.
Pitigliano ha una passato molto antico: la abitarono gli Etruschi di cui sono ancora visibili e visitabili le mura e alcuni resti di abitazioni, e che costruirono le famose “Vie Cave”, poi i Romani con Petilio e Celiano, che dettero origine al nome, fondendo i loro nomi, per poi passare sotto il dominio degli Orsini e dei Medici.
E’ soprannominata la “Piccola Gerusalemme” per via che nel XVII secolo, vi si insediò, anzi vi fu confinata, una comunità ebraica molto numerosa;oggi dopo un’importante opera di recupero, il quartiere ebraico può essere visitato: la Sinagoga, il Museo, l’Antico Forno, dove veniva cotto il pane azimo, la cantina scavata nel tufo, dove si conservava il vino, la Macelleria Kasher dove veniva macellato il bestiame secondo la tradizione Ebraica. L’ingresso costa 5 euro, ma il sabato è chiuso.
E se volete gustare le prelibatezze della tradizione Ebraica e dell’ottimo pane, vi consigliamo il “Forno del Ghetto”, proprio nel vicolo che porta alla Piccola Gerusalemme. La mattina il forno apre alle 7.30, tranne la domenica che apre alle 8.30.
Noi abbiamo assaggiato lo “sfratto” un dolce dalla forma di piccolo bastone, ripieno di impasto di noci, miele, scorza di arancia, anice e noce moscata.
E’ stato creato per ricordare, il bastone con cui I Funzionari del Granducato di Toscana, in seguito all’editto che dava l’ordine di confinare tutti gli Ebrei nel ghetto, bussarono ad ogni porta intimando alle famiglie di lasciare le proprie case.
Di solito quando si decide di andare in visita a Borghi o città ci si fa subito l’idea di dover camminare tantissimo tra le vie dei centri storici.
In effetti anche la nostra visita a Pitigliano non ha deluso le aspettative. Per fortuna i nostri 10.000 passi per Pitigliano sono stati supportati da una giornata di cielo coperto a tratti accompagnato da leggera pioggerella. Ma alla fine il tempo ha retto regalandoci una bella gita fuori porta.
Il centro storico di Pitigliano è piccolo, si gira a piedi e in una giornata si possono veramente scoprire tutti i suoi angoli più suggestivi.
In perfetto stile medioevale, il Borgo si snoda attraverso tre vie principali quasi parallele, collegate tra loro da decine di stretti vicoli, scalini, archi in pietra che sfociano in deliziose piazze, scorci panoramici, il tutto scavato nella roccia e nel tufo.Già passeggiare tra i suoi numerosi vicoli col naso all’insù e senza una meta precisa vi farà assaporare la sua essenza: le finestre delle case, sistemate con colorati vasi di fiori, le numerose botteghe artigianali, i tantissimi localini e ristoranti che si diffondono coi loro tavoli, lungo i vicoli o lungo le scale in pietra. Numerose anche le strutture ricettive, dagli alberghi ai deliziosi piccoli appartamenti, che permettono di godersi in pieno il centro storico.
E poi…basta affacciarsi dai numerosi scorci, per essere catturati da una natura rigogliosa e da panorami mozzafiato.
In Piazza Gregorio VII, si trova la Grande Cattedrale: tipico esempio di edificio Medievale con riferimenti sia esterni che interni in stile Barocco. Anche la piazza circostante è molto caratteristica con un loggiato che ospita diversi localini e bar.Altra piazza a cui dedicare una foto è sicuramente Piazza della Repubblica con la sua Fontana delle 7 cannelle.
Spingendosi fino alla parte opposta della Piazza lasciandosi alle spalle la Fontana delle 7 cannelle, troverete la statua del “Villano“.
A noi è piaciuta moltissimo, rappresenta il duro lavoro del contadino col suo asino, ai tempi in cui l’unico mezzo di locomozione erano proprio gli asini. Accanto alla statua una bella poesia di Nerio Persi. Già che siete li, uno sguardo al panorama non può mancare.
Adiacente Piazza della Repubblica, verso Via Cavour, possiamo ammirare il Palazzo Orsini, dimora dell’omonima famiglia di Conti e oggi divenuto un importante Museo.
L’Acquedotto Mediceo, su Via Cavour, rappresenta invece una struttura con 15 archi, voluta proprio dagli Orsini e finita dai Medici e che consentiva l’approvvigionamento dell’acqua in tutta l’area.
Infine da Via Cavour si arriva in Piazza Garibaldi, sede del Comune e attraverso una caratteristica porta in pietra, ci si affaccia in Piazza Petruccioli da cui si può scendere una scalinata e fare la passeggiata della Selciata.
Simbolo di Pitigliano e delle città scavate nel Tufo, sono le Vie Cave. Si tratta di “strade”, anzi veri e propri tunnel, di epoca etrusca, scavati nella roccia e nel tufo, lunghi anche un chilometro e con pareti altissime. Pitigliano ne è circondata e ci sono numerosi itinerari che ne consentono la conoscenza.
Ogni Cava ha un nome e proprio di recente il Comune ha creato il “percorso delle vie cave“, un tour che parte ed arriva nel centro abitato e che consente la visita di tutte le vie cave in un unica volta: un percorso lungo diversi chilometri che si snoda nei dintorni del Borgo. Il percorso è fattibile in circa tre ore per un totale di 10 chilometri.
Il percorso parte con la scalinata e la passeggiata della Selciata,, che circonda il centro storico di Pitigliano alla base del masso Tufaceo per tutto il perimetro (durata passeggiata circa 20 minuti) – ecco noi abbiamo fatto solo questo pezzo… 🙂 devo dire che la vista dal basso del Borgo è incredibilmente suggestiva!
Gli amanti delle passeggiate e del trekking non potranno farsi mancare la visita in questi luoghi meravigliosi.Se ti è piacito il nostro racconto seguici su Instagram e sulla nostra pagina FB GiroVolando
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