Situato direttamente sulla spiaggia di Uroa e con una gestione italiana, è’ costruito nel classico stile zanzibarino, con tetti in makuti e camere semplici ma graziose e funzionali.
In stile Africano con letto con zanzariera, immerso in una lussureggiante vegetazione con piacevoli giardini di palme, Bouganville e altre piante tropicali.
Nel blocco centrale ci sono la reception, un banco per le escursioni (Noi non abbiamo fatto nessuna escursione con loro ma da quanto ci hanno detto, sono molto bravi), un’area relax con divanetti e baldacchini, la televisione e la WI-FI gratuita, e il ristorante, che offre un buffet ricco e vario e una volta alla settimana una cena Africana. Il personale è gentile e disponibile, e di notte ci sono i guardiani sia all’ingresso che ai vari punti di accesso al resort.
Nel mezzo una piscina molto coreografica con un ponticino di legno per passare da un lato ad un altro della piscina, un bar dove vengono serviti cocktail freschissimi e il caffè Lavazza.
Dal lato più a sud della piscina, il giardino tropicale un pò rialzato rispetto alla spiaggia pubblica, accoglie con la sua sabbia morbida, lettini e palme dove rilassarsi e dal quale si accede, attraverso alcuni scalini, alla fantastica spiaggia di Uroa. La caratteristica di questa spiaggia è, come abbiamo ampiamente detto nel nostro racconto, il fenomeno delle maree che in questo lato è molto accentuato e che rende possibile in alcune ore del giorno lunghe passeggiate sulla sabbia in mezzo a piscine naturali di acqua dai colori sgargianti.
Lo spettacolo della bassa marea fa affiorare una stupenda lingua di sabbia che si insinua nell’oceano creando scenari unici.
Nelle piscine naturali, intorno alla lingua, decine di stelle marine giganti, si fanno cullare dalla bassa marea in attesa che come per magia siano di nuovo ricoperte dall’acqua alta, nascondendosi al mondo perché creature preziose da salvaguardare.
Come abbiamo raccontato,quando c’e’ l’alta marea la balneazione non è possibile di fronte all’albergo perché l’acqua si infrange violentemente sugli scogli.
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