L’ultima tappa del nostro viaggio tra le isole della costa orientale della Malesia è Redang, l’isola più grande del distretto di Terengganu, e dell’omonimo parco marino. Ci siamo arrivati organizzando il trasferimento direttamente da Lang Tengah , con un taxi boat. Per chi invece proviene dalla terra, il molo più vicino è quello di Merang, capitale dello stato di Terengganu, che è comodamente raggiungibile con l’aereo dai vari aeroporti della Malesia. Da Merang ci sono le barche che fanno spola fino a Redang, con mezzora di viaggio circa.
Appena la nostra barca approda a Redang, quella spiaggia non ci sembra nuova e capiamo subito: il primo giorno al nostro arrivo da Kota Baru la nostra barca prima di portarci alle Perhentian ci aveva fatto fare il giro del mondo ed era passata proprio da qui.. Ecco perché ci avevamo messo due ore!!!
Come per le isole Perhentian, Agosto è uno dei mesi migliori per visitare l’isola, e per questo uno dei più presi d’assalto.
Sistemazioni ce ne sono diverse, ma costano abbastanza e si riempiono facilmente. Il nostro consiglio è di prenotare in anticipo, perchè il rischio di non trovare posto è piuttosto elevato.
Altro consiglio che ci sentiamo di dare: se potete cercate di capitare sull’isola dal lunedì al venerdì, perché durante il weekend, sbarcano gruppi di decine e decine di asiatici, forse anche locali, tutti col loro giubbotto salvagente arancione, invadono la spiaggia e fanno una gran confusione; quando l’abbiamo inclusa nel nostro itinerario ci eravamo fatti l’idea he fosse una delle più “commerciali” e che l’avremmo trovata strapiena di gente. Per questo motivo le avevamo lasciato solo 4 giorni in fondo al viaggio dal giovedì alla domenica, per poi ripartire presto il lunedì mattina. Dopo la nostra esperienza possiamo dire che il sabato e la domenica bisognerebbe essere altrove.
Invece i due giorni giovedì e venerdì della nostra permanenza, sono stati meravigliosi, e di una tranquillità che appunto non ci saremmo aspettati.
Redang ha due zone dove ci sono strutture ricettive e ottime spiagge, una al nord e una sulla costa est, conosciuta come Long beach, la più bella ma anche la più battuta. Bianca come la neve e morbida come borotalco, è attrezzata con lettini e ombrelloni in paglia , perfettamente integrati con la natura, rigorosamente in cima alla spiaggia dalla parte dei resort: per intendersi non ci sono ombrelloni e lettini fino alla riva. Consente di fare lunghe passeggiate ed andare in esplorazione, fino a raggiungere un’altra bella baia sulla destra guardando il mare.
Una nota che ci piace condividere: data la facilità di accesso al mare, a Long Beach può capitare durante il giorno di vedere alcuni gruppi di ragazzi con difficoltà motorie, accompagnati da volontari, fare snorkeling e passare qualche ora sulla spiaggia godendo di questo paradiso.
La sera Long Beach si anima con decine di lampadine colorate che abbracciano i fusti delle palme e su arrampicano sui tetti dei resort e dei ristoranti, l’atmosfera è molto romantica e rende piacevole una passeggiata sotto le stelle.
Sulla spiaggia oltre alle numerose strutture ricettive, ci sono diversi ristorantini tipicamente tropicali, dove gustare ottimi piatti tradizionali malesi e tailandesi a prezzi modici, e rilassarsi all’ombra di palme dall’alto fusto su amache coloratissime vista mare.
E che dire del mare? uno dei più trasparenti e caldi che abbiamo mai visto. Fare snorkeling è come essere in piscina con le pinne e la maschera, miriadi di pesci coloratissimi che ti accerchiano per nulla spaventati.
Sulla Long Beach è presente un ottimo centro PADI se avete voglia di provare un’immersione con le bombole. Noi ne abbiamo provata una. Si parte con la barca direttamente dalla spiaggia e si va al punto immersioni a poche centinaia di metri da Redang. I dive masters sono molto attenti, l’attrezzatura discreta.
Con un taxi boat, si raggiunge in pochi minuti una lingua di sabbia, proprio davanti a Long Beach un po’ sulla destra guardando il mare. Non c’è praticamente nessuno, puoi passeggiare, fare foto, snorkeling e goderti Redang anche dal mare, con la sua vegetazione tropicale rigogliosissima e verde scuro. Il taxi boat torna a prenderti quando gli dici tu. Sulla lingua di sabbia non c’è nulla, quindi partite attrezzati di acqua e crema solare protezione molto alta. Prendere una scottatura e rovinarsi la vacanza è un attimo.
Anche per il nostro soggiorno a Redang abbiamo scelto il Sari Pacifica Resort, fa parte della stessa catena di alberghi, dove abbiamo alloggiato a Lang Tengah; La struttura è molto simile a gestione Asiatica con una clientela principalmente orientale. Le stanze, spaziose, sarebbero un pò da rimodernare, soprattutto per quanto abbiamo speso, qualcosina di nuovo ci potrebbe stare bene. In ogni caso il personale si è dimostrato molto disponibile. Essendo destinato ad una clientela prettamente asiatica, il menù al ristorante offre un buffet di piatti della loro cucina, ma comunque di buona qualità.
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