La Cappadocia, è un’altra tappa del nostro tour della Turchia, che da Istanbul ci ha visto percorrere moltissimi chilometri col Pullman, sostando a Hankara e arrivando appunto in Cappadocia.
In tre giorni abbiamo fatto una scorpacciata di panorami magici, di atmosfere silenziose e di persone che abitano ancora in quelle zone. Non è mancato un caldo piuttosto pesante e nemmeno l’imperdibile tour della Cappadocia in mongolfiera
E’ una regione dell’Anatolia, e il suo territorio appare quasi lunare. Formata quasi del tutto da tufo calcareo, ha subito per milioni di anni l’erosione del vento e dell’acqua e questo ha fatto si che si creassero forme insolite , coni, guglie, pinnacoli e valli dove l’uomo è riuscito, grazie alla morbidezza del tufo, a costruire case e chiese rupestri, e scavare rocce, molte delle quali continuano ancora oggi ad essere abitate. In alcuni casi i coni sono sormontati da cappelli di roccia più dura che opponendosi all’erosione hanno formato i famosi “camini delle Fate“. Quando la forza della natura riesce ad indebolire il cono e a far cadere il suo cappello, rimangono solo i coni appuntiti che continuano a farsi modellare dal vento, creando paesaggi perfetti.
La Cappadocia, racchiude in un’area relativamente piccola tanti paesi e siti, dal valore archeologico inestimabile, che sono tutti posizionati vicini, quindi con due/tre giorni a disposizione si riescono a visitare. Tutti gli itinerari turistici includono i siti più importanti. Certo con più tempo a disposizione si possono approfondire le visite oppure provare esperienze emozionanti , tipo un’escursione a Cavallo tra le valli, e l’escursione in Mongolfiera. Noi siamo rimasti 3 giorni, compreso quello di arrivo e abbiamo fatto il tour classico.
La città prende il nome dalla formazione rocciosa simile ad un castello che la domina dall’alto dei sui 90 metri. Questa fortezza naturale al suo interno ha diverse gallerie e grotte; vi si può accedere tramite una scaletta interna, attraverso un percorso di cunicoli. Arrivati in cima, il panorama sui camini delle fate è meraviglioso. Ortahisar significa castello centrale, ed in effetti questa cittadina si trova nel mezzo tra Goreme, Urgup e Uchisar
Un sali scendi di stradine strette racchiuse tra case in pietra e chiese deliziose, botteghe artigiane scavate nel tufo, e mentre passeggiamo nel silenzio dei sui vicoli, mi sembra di essere a Matera. (Clicca qui se vuoi leggere la nostra avventura a Matera)
Sicuramente da non perdere il Museo a cielo aperto di Goreme. Si trova a pochi chilometri dal centro di Goreme e per visitarlo occorre pagare un biglietto. Un buon giro dura circa due ore a piedi: una vallata ricca di chiese rupestri , cappelle e monasteri scavati nella roccia, stupendamente affrescati, e ben conservati, a testimonianza di insediamenti umani di un passato tutto da scoprire. Armatevi di scarpe comode e acqua perché fa abbastanza caldo sotto il sole.
La prima cosa che ti viene in mente pensando alla Cappadocia sono i famosi “Camini delle Fate”. I siti dove si possono ammirare in tutta la loro magia sono inclusi in tutti gli itinerari turistici . Col nostro pullman siamo andati a Pasabag, sulla strada tra Cavusin e Goreme. Si può percorrere questa vallata a piedi, con ingresso libero, e passeggiare tra questi funghi di tufo. Sembra veramente un paesaggio fiabesco. I colori variano dal senape al rosso, al rosa e grigio dei cappelli.
Prima di scendere giù e ammirarli da sotto, si passa da un punto panoramico che abbraccia tutta la vallata
Un ultimo sguardo a questa terra meravigliosa da Uchisar.
L’albergo scelto per il nostro soggiorno in Cappadocia, è il Suhan Hotel situato nel centro di Avanos e vicino a tutti i più importanti siti.
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Girovolando, la gioia della partenza, la gioia del ritorno
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