Istanbul è una di quelle città ricche di fascino che avevo sempre voluto visitare. Le occasioni non si erano presentate, poi finalmente nel 2014 con Simone abbiamo partecipato ad un tour della Turchia (lo definirei più propriamente tour de force!!!): da Istanbul alla Cappadocia, passando da Hankara e poi via verso Pamukkale, tutto in pullman. Per praticità racconteremo questo viaggio per esperienze e inizieremo proprio da Istanbul. Daremo un’occhiata alla città, ricordandone alcune delle cose più significative da vedere, cercando di invogliarvi a prendere un aereo e farci un giro! Istanbul – incantesimo tra Europa e Asia
Istanbul è una città dall’atmosfera magica forse perché oltre che una storia millenaria è il punto d’incontro tra due continenti, tra Asia ed Europa, tra antico e moderno. La città si è sviluppata tutta attorno al Corno d’Oro, il porto naturale situato dalla parte Europea dello stretto del Bosforo, che collega il Mar Nero al Mar di Marmara e che la pone in mezzo ai due continenti.
La cosa migliore per conoscerla è camminare tra le sue strade, mescolarsi tra la gente e alzare lo sguardo verso i suoi magnifici edifici che evocano civiltà antiche e leggende; con una buona guida si possono scoprire molti angoli suggestivi.
Ovunque ci si affacci, dall’alto di una torre, dalla camera di un albergo o da un traghetto, rimangono impresse nella mente le tantissime cupole delle altrettante moschee e i loro minareti, le cupole degli Hamam e delle numerose chiese Bizantine.
Come rimangono in mente i suoni della città, in particolare i momenti di preghiera che sono scanditi da altoparlanti presenti in tanti punti della città. Cinque volte al giorno, il Muezzin del quartiere richiama i fedeli alla preghiera e tramite gli altoparlanti il suo richiamo si diffonde fuori dalla moschea.
Per prima cosa abbiamo fatto un giro a piedi nel quartiere di Sultanahmet, dedicando il nostro tempo (tre giorni compreso l’arrivo) ad alcuni luoghi significativi. E’ il quartiere più antico della città, e dichiarato dall’ Unesco Patrimonio dell’umanità.
Fu costruita dal Sultano Ahmet I proprio di fronte alla Basilica di Santa Sofia, perché doveva superarla in bellezza, e si chiama così perché i soffitti delle cupole e le pareti sono formate da migliaia di piastrelle che vanno dall’azzurro, al turchese al blu. Grazie a numerose finestrine, la luce penetra all’interno riflettendosi sulle piastrelle e creando giochi di luce molto suggestivi.
I suoi minareti e le sue cupole sono tra le più famose al mondo; L’ingresso, libero, è consentito durante tutto il giorno tranne nei momenti di preghiera, ma per entrare bisogna togliersi le scarpe, non vestire in pantaloncini corti e per le donne indossare un copricapo.
Di fronte alla Moschea blu c’e Santa Sofia . E’ un gioiello dell’architettura bizantina, dedicata alla Divina Sapienza. Fino al 24 luglio 2020 si poteva accedere liberamente all’interno della basilica divenuta Museo, per ammirarne la cupola, le colonne e i mosaici bizantini, luce e splendore per gli occhi di tutto il mondo. Dal 24 luglio 2020 è stata di nuovo convertita, ma stavolta da Museo a Moschea. Le visite per i turisti sono comunque consentite, ma solo nei momenti in cui non c’e la preghiera.
A pochi passi dalla Moschea Blu e da Santa Sofia si trova la magnifica Cisterna Sotterranea chiamata anche Basilica Cisterna. E’ incredibile pensare che nei sotterranei di Istanbul ci sia un edificio così particolare.
La visita inizia scendendo nel sottosuolo, al primo sguardo sembra più un palazzo sommerso, formato da decine di colonne, piuttosto che una cisterna. E invece serviva proprio per contenere l’acqua, fu costruita dall’Imperatore Giustiniano per assicurare l’acqua a tutta la città. Con i suoi quasi 10.000 metri quadrati suddivisi in 12 file di 28 colonne è un’opera architettonica incredibile!! L’acqua c’è ancora e fa da casa a decine di pesci anche di dimensioni considerevoli.
E Pensare che durante il giorno sopra, sulla strada, passano decine e decine di macchine e magari molte persone non sanno nemmeno cosa di grandioso ci sia li sotto!!
Set Cinematografico usato per il finale del Film Inferno. È un film horror_thriller del 2016, diretto da Rom Howard e basato sull’ omonimo romanzo best seller di Dan Brown, tra i protagonisti Tom Hanks”
Passeggiando per le viuzze della città e volendo provare l’esperienza dell’Hamam, ci siamo fermati a chiedere informazioni, scoprendo che ce ne sono diversi. La tradizione dell‘Hamam, o bagno turco, ha origini antichissime.
Gli Hamam sono costruiti più o meno sempre allo stesso modo: c’e’ una cupola centrale con dei blocchi in marmo dove ci si distende per effettuare il lavaggio e il massaggio, e quasi tutti hanno il settore per gli uomini e quello per le donne. Oggi la tradizione si è un pò persa, molti Hamam della città sono in disuso e le condizioni igeniche un pò critiche. Rimangono 4/5 Hamam storici che nel tempo si sono adeguati e trasformati secondo le esigenze moderne; questi riescono a sopravvivere.
Ci siamo affacciati in un paio per vederne le condizioni. Ma alla fine abbiamo rinunciato. Questa esperienza l’abbiamo fatta in albergo in Cappadocia –Cappadocia – clicca qui per leggere il nostro racconto).
Possiamo dire che di sicuro è un’esperienza affascinante, che provarla in città in un Hamam storico è di sicuro bellissimo, anche solo per vedere con i propri occhi quanto particolari fossero le strutture, ma che nei grandi alberghi ci sono Spa che offrono questo trattamento con un livello di qualità elevato e igiene perfetta.
Situato su una collina proprio tra il Corno D’Oro e il Mar di Marmara si trova il Palazzo Topkapı, che in lingua turca significa “Porta del Cannone”, ed era la residenza dei sultani ottomani. Venne concluso nel 1478, e domina tutta la penisola del Sultanahmet. Divenuto Museo nel 1924, è bellissimo da visitare anche se non tutto è accessibile. All’interno del Serraglio hanno abitato numerosi sultani Ottomani che lo hanno arricchito, ognuno con il proprio stile, di chioschi, giardini, harem, corridoi, punti panoramici sul Bosforo, ampi cortili e fontane. La visita è molto lunga e consigliamo di effettuarla con una guida locale, che possa raccontarvi alcuni dettagli e cenni storici
Il quartiere storico del Sultanahmet è affascinate per le sue viuzze dove si possono trovare botteghine che vendono di tutto e dove assaporare lo street food di Istanbul reso famoso dal suo Kebab. Ovviamente essendo amanti dello street food lo abbiamo provato e sinceramente era davvero ottimo.
La città è famosa anche per i suoi mercati noi ne abbiamo visitati due. Il Gran Bazar e il Mercato delle Spezie.
Il Gran Bazar è uno dei mercati coperti più grandi del mondo. Ha l’accesso da tante porte e più di 4000 negozi. Ogni merce ha il suo settore, c’e’ l’area dedicata al commercio del cuoio, oppure quella dedicata ai tappeti o ai gioielli o all’antiquariato.
Un brulicare di persone che ti chiamano per cercare di attirare l’attenzione e la loro merce è sempre migliore di quella del vicino. Se ne avete voglia potete acquistare qualche cosa di carino, ma in ogni caso sicuramente vale la visita, vi si respira proprio l’aria dei mercati Orientali.
Il mercato delle Spezie è il mio preferito . E’ uno dei pochi rimasti in città e come ti avvicini i suoi profumi evocano tempi antichi e storie fiabesche. Qui puoi trovare di tutto: formaggi, frutta secca, semi, e i Lokum, tipici dolcetti turchi fatti a cubetti di amido di mais e riso arricchiti con frutta secca e pistacchi , e poi spezie di tutti i tipi.
I profumi e i colori sono meravigliosi, tutte le spezie e i dolcetti sono sistemati sui banchi in bella vista. Anche qui i commercianti ti invitano ad assaggiare i loro prodotti, oppure ti chiamano, ti preparano il tea e alla fine … ti tocca comprarlo.
A noi ci è successo che uno dei commercianti ci ha praticamente tirato dentro una viuzza nel retro della sua bottega (li per li non è che ci sentivamo proprio tranquilli!!) Ci ha fatto sedere, ci ha descritto tutti i suoi prodotti, e alla fine ci ha convinto a comprare dell’ottimo tea alla mela (che poi si è rivelato tutto tranne che ottimo!!) la situazione è stata un po’ insolita, ma li usa così, bisogna avere pazienza ascoltarli e poi andarsene e passare al banco successivo.
Un tour a bordo di un vaporetto alla scoperta delle rive del Bosforo, vale senza dubbio la pena. Il Bosforo è l’anima della città, è lo stretto che divide l’Europa dall’Asia. Decine di traghetti, ponti e tunnel sotterranei, portano quotidianamente, gli abitanti da una parte all’altra.
Certo questo non risolve i discreti problemi di traffico della città. In alcune ore del giorno spostarsi è veramente un’impresa ardua e per percorrere tratti che normalmente percorreresti in mezz’ora, ci vogliono due ore. Consigliamo di tenere presente questa cosa per programmare gli spostamenti.
Noi abbiamo scelto il tour di 3 ore, con il traghetto che all’andata costeggia il lato Europeo e al ritorno il lato Asiatico, arrivando fino al ponte sul Bosforo. Le sponde sono bellissime, ci sono ville con piscina e barchetta privata, edifici storici che si specchiano nel blu dello stretto e parchi.
Dalle sue sponde si vedono la Torre di Galata, e i minareti delle Moschee. E’ possibile anche passeggiare lungo le rive del Bosforo, ma noi non lo abbiamo fatto. Ci sono anche tour che prevedono delle soste, sono più lunghi ma sicuramente permettono una visione più completa .
E poi c’e’ la Istanbul più moderna che merita sicuramente un po’ del nostro tempo; attraversando il ponte di Galata si viene catapultati dalla Istanbul tradizionale a quella più moderna e alla moda, il cui fulcro è Piazza Taksim, frenetica e grandissima, nell’elegante quartiere di Beyoglu con i suoi centri d’arte contemporanea, ristoranti, locali notturni di tendenza, che si concentrano sulla Istiklal Caddesi, il viale pedonale dello shopping.
Noi ci siamo andati solo una sera dopo cena, quindi non l’abbiamo assaporata in pieno. Sarà l’occasione per tornarci.
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Girovolando, la gioia della partenza, la gioia del ritorno
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