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Amici di GiroVolando, è con grande piacere che torniamo a parlare del delizioso Borgo di Gubbio e della magia che lo avvolge durante il periodo Natalizio.
Le luci, protagoniste indiscusse di questo momento dell’anno, anche a Gubbio quando scende la sera non tardano a farsi vedere.
Nelle case, nei ristoranti, nelle botteghe artigiane, per le strade, ogni angolo lampeggia colorato e allegro.
E sono proprio le luci, a creare l’attrazione principale di Gubbio, per la quale le persone arrivano da ogni parte d’Italia e non solo: L’Albero di Natale.
Ogni anno viene allestito alle pendici del Monte Ingino, utilizzando più di 900 lampadine colorate, che ogni giorno dalle 17.30 in poi creano un effetto cromatico unico.
Le sue radici affondano nel cuore del Borgo e in alto la Stella Cometa sembra sfiorare la Chiesa di Sant’Ubaldo.
Per le sue notevoli dimensioni (circa 750 metri) nel 1991 è entrato nel Guinness dei Primati come Albero di Natale più grande del mondo.
Solitamente l’Albero viene acceso il 7 Dicembre con una bellissima cerimonia inaugurale.
Per poter godere della visuale migliore dell’Albero basta prendere la macchina ed uscire dalla città pochi chilometri. Dalla statale si vede benissimo e non troppo da lontano. Oppure se non si vuole prendere la macchina, anche dalla strada dietro l’anfiteatro si ha un’ottima visuale.
Un altro punto di osservazione interessante è da Piazza 40 Martiri, costeggiando i portici, camminando dietro la ruota panoramica: da li l’albero non si vede tutto intero ma è molto vicino.
Se la giornata lo permette, potete prendere la funivia che porta alla Chiesa di Sant’Ubaldo e che si inerpica sul monte Ingino, proprio dal lato dove viene allestito l’albero; una volta arrivati in cima, si può riscendere con una bella passeggiata nel bosco passando tra le lucine che compongono l’albero.
Noi lo faremo la prossima volta perché al momento della nostra visita c’era una bufera di neve mista ad acqua; sicuramente suggestivo ma salire sulla funivia con quel vento non sarebbe stato così sicuro.
Ma il Natale a Gubbio è anche altro: i suoi vicoli si riempiono di addobbi, le botteghe artigiane offrono i loro prodotti tipici e decorazioni Natalizie molto particolari.
Piazza 40 Martiri, si trasforma nella Piazza dei Mercatini di Natale, con le sue bancarelle che profumano di Vin Brulè, stinco arrosto e torrone artigianale.
Piazza Grande si illumina col suo grandissimo albero di Natale che la rende ancora più suggestiva.E poi i Presepi.. ogni nicchia, scalino, finestra o porta ha un angolo dedicato al presepe e alla Natività.
Uno dei presepi più suggestivi ed imperdibili, viene allestito tra i vicoli del quartiere San Martino.
E’ un Presepe a grandezza naturale nato tanti anni fa dall’idea di alcune famiglie del quartiere, per poi via via coinvolgere sempre più persone soprattutto giovani, che con le loro idee e abilità manuale ogni anno fanno rivivere i mestieri e le arti della Gubbio Medioevale, che si mescola con la vita dei suoi abitanti oggi.
Ogni anno viene scelto un tema religioso, tutti i personaggi sono rivolti verso il centro del quartiere dove è allestita la Natività.
L’ingresso è libero ma si può lasciare un’offerta che verrà usata per gli allestimenti del Presepe dell’anno successivo.
Passeggiando trai vicoli del quartiere, che per questo periodo diventano, le “vie del Presepe” si è letteralmente catapultati nella storia medioevale di quel momento, e qui devo per forza inserire il mio ricordo del Presepe che facevamo a casa nostra quando eravamo piccoli, quello col muschio vero che si andava a cercare nel bosco, quello dei tanti personaggi che ai miei occhi non sempre mi apparivano azzeccati, quello delle pecorine che a volte erano giganti rispetto ai pastori, oppure quello delle pecorine tutte sistemate intorno allo stagno e che il nostro gatto puntualmente buttava giù.Per concludere il nostro Natale a Gubbio, un cenno al nostro alloggio.
Siamo stati al B&B “Residenza di Via Piccardi“, una struttura molto accogliente nel centro storico di Gubbio a pochi passi da Piazza 40 Martiri. Le camere pulite e calde e l’accoglienza di Federica ottima.
Le camere sono tutte ai piani superiori e non c’e’ ascensore. La colazione in questo momento di covid prevede cibo confezionato, ma Federica cerca in tutti i modi di rendere questo momento piacevole con bevande calde fatte al momento e tanta cordialità.
Stavamo per dimenticare la cosa più importante: se vi trovate a Gubbio, non dimenticatevi di prendere la patente di matto!
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GiroVolando, la gioia della partenza, la gioia del ritorno
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