Città del Messico e il sito archeologico di Teotihuacan

Principi e principesse, matrimoni costosi, ville da sogno , paradisi tropicali esclusivi…no il nostro matrimonio e il nostro viaggio di nozze, non sono stati nulla di tutto ciò. 

Abbiamo organizzato tutto nella maniera più semplice possibile, realizzando un sogno che però doveva contenere i costi. Era il 10 luglio 2010, che ricorderemo come il giorno più caldo del secolo…ma lo ricorderemo anche per le enormi emozioni, indimenticabili che ci ha regalato. E siccome quest’anno sono 10 anni, vogliamo ricordarlo scrivendo il nostro viaggio di nozze. Lo abbiamo organizzato da soli, come ogni viaggio, 4 settimane in Messico, da Città del Messico, attraversando poi i Canyon Messicani (La Barranca del Cobre) e poi prendendo il traghetto e arrivando in Baja California Sur. Un viaggio on the road, a contatto con la gente e con la natura, prendendo tutti i mezzi di trasporto possibili. Non abbiamo prenotato tutti gli alberghi, solo alcuni, lasciando l’itinerario molto libero. I punti fermi erano i voli di andata e di ritorno; tutto ciò che si è costruito nel mezzo è stato frutto di un itinerario di base che ci eravamo prefissati ma soprattutto basato su ciò che ci sembrava interessante sul posto. Ci siamo immersi in questo popolo fantastico ricco di storia e di mistero. Un viaggio avventuroso e con qualche intoppo ..ma pur sempre il NOSTRO VIAGGIO DI NOZZE. E’ il  19 luglio 2010, tutto è pronto, il nostro volo per Città del Messico ci aspetta. Per noi Città del Messico, è stata una tappa di passaggio, più che di viaggio. A quel tempo 10 anni fa, non ci soffermavamo troppo nelle città o meglio eravamo viaggiatori per lo più alla ricerca del mare, quindi per questo viaggio la nostra mente era più proiettata verso le spiagge della Baja California Sur, agli squali balena, alle immersioni, piuttosto che alla cultura delle città. Dedicando alla capitale messicana due notti soltanto, abbiamo potuto fare dei giri a piedi per il centro, stare in mezzo alla popolazione, assaggiarne la cucina.

Veduta di città del Messico

Altra bella veduta di città del Messico e della sua Plaza de la Costitution

  •  Città del Messico
Ti accorgi di quanto sia imponente, da subito, da quando l’aereo atterra, dall’alto non ne vedi la fine, una distesa di case e di palazzi che la rendono una delle capitali più grandi del mondo. Situata ad un’altitudine considerevole, oltre i  2000 metri, sede della vita culturale e politica del Messico, la possiamo definire anche come la porta di accesso al paese. Chiamata dai messicani  DF (Distrito Federal), è una città ricca di storia, dove il contrasto tra edifici antichi, templi aztechi, case coloniali e edifici finanziari modernissimi, alberghi di lusso e una effervescente vita notturna, è molto forte. Per conoscere la sua nascita, bisogna tornare indietro di parecchio, all’epoca pre colombiana: fu fondata dagli Aztechi e nell’antichità  si chiamava Tenochtitlan.
  •  E’ una città sicura?
Quando si gira per il mondo, ovunque si vada, questa domanda bisogna sempre porsela. Bisogna  ricordare di non essere a casa propria, e di conseguenza agire con prudenza. Nessun posto in linea di massima è pericoloso, ma non dobbiamo essere noi a cercare situazioni di pericolo. Vale sempre la regola del buon senso e dell’attenzione. Quindi anche per Città del Messico, bisogna tenere in mente che è una grande metropoli piena di gente, con quartieri anche poveri dove bisogna evitare di andare da soli, o in orari notturni. E’ una città con una rete metropolitana vastissima con l’ ovvia presenza di migliaia di persone. Se però si rimane in zone affollate, di giorno,  si evita di mostrare oggetti di lusso (la miglior cosa è partire senza nessun gioiello, orologio orecchini, anelli di valore), si butta un occhio in più quando siamo in metro o sugli autobus, siamo sempre rispettosi delle persone,  sicuramente eviteremo molti problemi. Noi siamo abituati a viaggiare così’ ed è una cosa che ci ha aiutato sempre.
  •  Cosa vedere in città
Come abbiamo detto  Città del Messico offre una miriade di edifici storici e monumenti che è facile trovare girando a piedi per il centro storico.

Plaza De la Costitution

Noi abbiamo iniziato da Plaza de la Costitution, conosciuta anche come El Zocalo, una delle piazze più grandi del mondo. Fu costruita dai conquistatori spagnoli sulle rovine dell’antica capitale Azteca di Tenochtitlan e rappresenta il cuore del centro storico.  L’enorme bandiera del Messico che sventola al centro della piazza , ricorda che la piazza  è considerata come il centro dell’identità nazionale del paese, a causa del suo passato e di tutti gli eventi che si sono succeduti in città. Su un lato della piazza si può visitare gratuitamente la Catedral Metropolitana, una delle chiese cattoliche più grandi del mondo.

La Cattedrale

L’imponente cattedrale

Mentre subito dietro la Cattedrale, si possono vedere i resti del Tempio Meyor, che rimane  a testimonianza della cultura e della storia Azteca

Resti del tempio Meyor

Sull’altro lato della piazza,  si trova il Palacio Nacional, sede del potere esecutivo. L’ingresso è gratuito ed è aperto tutti i giorni. Non si può visitare durante le giornate di impegni politici. Se dopo il vostro giro a piedi avete voglia di dare  uno sguardo alla città dall’alto, vi consigliamo di salire sulla Torre Latino Americana, l’edificio più alto di Città del Messico.

La Torre Latino Americana vista da Plaza de la Costitution

Con i suoi 180 metri di altezza e 44 piani, rappresenta il punto di osservazione più alto della città.  Ha resistito al terremoto di magnitudo 8.1 che distrusse molti edifici della città nel 1984. Al suo interno si possono visitare due musei e al 37° piano c’e una caffetteria e un piccolo negozio.

La Torre Latino Americana

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Salendo su fino  alla terrazza (El Mirador)  al 44° piano, si ha una panoramica sulla citta, se ne può veramente capire la grandezza ed il suo susseguirsi di palazzi, case ed edifici pubblici. Da lassù si può approfittare di una visita gratuita e da un punto di vista tutto particolare, del Palazzo delle Belle Arti, sede del teatro dell’Opera e sala da concerto più importante del Messico e Patrimonio dell’Unesco dal 1987.

Palazzo delle Belle Arti 

Molto vicino alla Torre Latino Americana, si può fare una visita al meraviglioso Palazzo delle Poste. Diciamo che se passate di li un’occhiatina vale la pena dargliela. Innanzitutto diciamo che fu costruito dall’architetto italiano Adamo Boari. Da un punto di vista architettonico , presenta elementi di stile gotico, veneziano e rinascimentale soprattutto all’esterno. La facciata principale è bellissima e la tettoia che c’è all’ingresso sembra un ponte levatoio, con quelle catene che la sorreggono. L’interno è arricchito da scale in ferro e bronzo, studiate e fuse nelle Fonderie della Pignone di Firenze. I tavoli sono in marmo di Carrara. C’e anche un museo dove vedere antichi francobolli e la storia e l’evoluzione delle cassette postali.

Palazzo delle poste  ^ ( presa da internet) ^

Tettoia ingresso 

L’interno

La bellissima scala

 

L’androne

  Se avete poco tempo come noi, una buona idea può essere quella di prendere un bus turistico di quelli aperti in alto, che fa il giro della città, si può scendere dove si vuole e riprendere lo stesso bus più tardi. Noi ci siamo divertiti un sacco e abbiamo potuto così vedere diverse cose, sarebbe stato bello approfondirle ma ci saranno altre occasioni.
  • Il nostro giro...
Ángel de la Independencia, chiamata anche Colonna dell’Indipendenza,  è il monumento  simbolo di Città Del Messico, E’ stato costruito nel 1910  in memoria della conquista dell’indipendenza Messicana dopo la Guerra di Indipendenza. Si trova a metà strada lungo il Paseo de la Reforma, una delle principali strade di Città del Messico. Le 4 statue alla base sono poste ai 4 punti cardinali e rappresentano la pace, la legge, la giustizia e la guerra.

Angel de la Indipendencia

L’Auditorio National, è per Città del Messico, il regno della musica e dello spettacolo. Vi si svolgono concerti, spettacoli teatrali, mostre di arte, esibizioni di danza. Negli anni ha ospitato grandi artisti sia messicani che di fama internazionale, come Elton John, Sting, e anche artisti italiani come Laura Pausini.

Auditorio National

Palazzo delle Belle Arti, in lingua locale Palacio de Bellas Artes, è il teatro dell’Opera e sala da concerto più importante di Città del Messico. Al suo interno si trovano murales di artisti di fama internazionale. Nel 1987 è stato dichiarato Patrimonio dell’Unesco

Palacio de Bellas Artes

Il monumento a Benito Juárez, che fu il primo Presidente Indigeno in Messico. Il monumento si trova nel parco di Alameda, il parco pubblico più antico della città.  

Monumento a Benito Juarez

Il Monumento a la Revolution, si trova in Plaza de la Republica, proprio nel centro cittadino, nel cuore del triangolo formato da tre arterie principali: Paseo de la Reforma, Avedida de los Insurgentes, e Avenida Puente de Alvarado. Al momento della nostra visita, come si vede dalla foto, era in ristrutturazione, e oggi leggiamo che è stato ampiamente rinnovato e sono stati aggiunti degli elementi, come per esempio un ascensore in vetro che porta fino ad un punto di osservazione all’interno della cupola. Una parte della struttura originale, è stata lasciata vuota per permettere piccoli tour turistici alla scoperta di come era prima e di come le travi in acciaio siano in grado di mantenerla in piedi. Sotto il monumento si trova anche uno spazio espositivo e una galleria d’arte, nonché il Museo Nazionale della Rivoluzione. Da non dimenticare che all’interno del monumento vi sono le tombe dei più grandi rivoluzionari messicani. Diciamo che dopo l’ampliamento , questo monumento è diventato uno dei più importanti a Città del Messico, ma la maggior parte delle persone vi passa accanto, lo guarda e ignora quanto tesoro ci sia all’interno dell’Arco trionfale più alto del mondo.  

Monumento a la Revolution in ristrutturazione nel 2010

Monumento alla Revolution oggi dopo l’intervento di ampliamento

Camminando lungo avenida Paseo de la Reforma, raggiungiamo il bosco di Chapultepec dove troviamo il bellissimo altare della patria composto da sei colonne di marmo bianco italiano, in cima a ciascuna spiccano un’aquila e una torcia di bronzo. Al centro del complesso è raffigurata la madrepatria nella forma di una donna che tiene in braccio la statua di un cadetto mentre un’altra è in piedi accanto a le. La grande strada elegante e alberata  fu progettata per unire il Castello di Chapultepec con il Palazzo Nazionale nel centro storico di Città del Messico. Un tempo fiancheggiata da storici  palazzi oggi, hanno lasciato il posto ad alti e moderni edifici amministrativi e alberghi meno eleganti. Lungo la strada, sono molte le statue e le fontane che la decorano: l’Angel e il Caballito, il Monumento a Cuauhtemoc la Fontana Diana the Huntress e molti altri, la rendono una delle strade cittadine più belle dell’America Latina. Al sud si trova un triangolo di strade pedonali chiamato Zona Rosa, ricco di negozi, alberghi, ristoranti e caffè.

Fontana Diana the Huntress

Monumento a Cuauhtemoc

l’Angel de la Indipendencia

Fontana de Cibeles si torva su Av.Oaxaca pochi passi Av. Paseo de la Reforma

Fuente de Petróleos Mexicanos

Torre El Caballito con i suoi 135 metri e 35 piani rappresenta un grattacielo moderno in città, la maggior parte di essi ospita gli uffici di parlamentari e senatori.

  ……. Il viaggio continua…. Dopo esserci ambientati un paio di giorni a Città del Messico, proseguiamo il nostro viaggio con una giornata dedicata ad una delle tappe fondamentali se ci troviamo nella capitale, per immergersi a pieno nella storia e nella cultura delle civiltà pre-colombiane. Stiamo parlando del sito archeologico di Teotihuacan, l’imponente “città degli Dei“, della civiltà Azteca. Tra Templi, stanze cerimoniali e case sacerdotali, e le  misteriose Piramidi del Sole e della Luna. Il sito è facilmente raggiungibile con il pullman, dalla stazione centrale di Città del Messico (Terminal Central de Autobuses del Norte), e si trova a circa  40 chilometri. Ci sono anche tour organizzati che portano al sito, ma i prezzi sono più elevati e il gusto che da arrivarci coi mezzi pubblici è tutta un’altra cosa. Durante il tragitto riusciamo ad assaporare ancora un po’ la realtà di Città del Messico, dalla sua  metropoli alla sua periferia: una miriade di case costruite una accanto all’altra, piccole tutte uguali, colorate con i tetti che culminano con grandi serbatoi di acqua. “Baraccopoli” che non trovano più spazio in pianura e quindi si inerpicano sui fianchi delle colline e delle montagne.

Le case della periferia della città

Ad un tratto il silenzio prende il sopravvento e davanti ai nostri occhi iniziamo a scorgere Teotihuacan. E’ come se balzassimo indietro nel tempo ma non di un giorno… di  2000 anni. Il tempo non è bellissimo ma sentiamo il sole sulla nostra pelle e infatti alla fine della giornata ci ritroveremo belli scottati. Facciamo il biglietto per entrare e ci catapultiamo all’interno dei misteri di popoli antichi. Il primo edificio che incontriamo è la maestosa Piramide del Sole,  su cui si può salire fino in cima, fino a toccare il cielo. Mentre saliamo i gradoni che sono altissimi, ci chiediamo come popoli che la storia ci dice essere stati di bassa statura, abbiamo fatto gradini così alti, ma la risposta rimane nascosta nel mistero. Veniamo subito redarguiti, perché bisogna salire sulla destra delle scale e scendere sulla sinistra..  🙂 La salita non è faticosissima e sicuramente ne vale la pena: da lassù tutto sembra piccolo, apro le braccia per respirare quell’aria così misteriosa e per non dimenticarla. Una volta scesi ci incamminiamo lungo il viale che porta alla Piramide della Luna. Il viale si chiama la Calzada de los Muertos (la Strada della Morte), è lungo quasi 4 chilometri ed è fiancheggiato da diversi monumenti tra cui  la Ciudadela e il tempio degli Quetzalcòatl (con il Serpente piumato e il dio Tlaloc). Arriviamo alla Piramide,  costruita in onore della Dea dell’acqua, su cui si può salire solo fino ad un certo punto, non fino in cima. Anche da qui lo spettacolo è magnifico, si può ammirare  tutto il viale e sulla sinistra la Piramide del Sole.

La piramide del Sole vista dalla piramide della Luna

Siamo quasi in cima alla Piramide del Sole

La Piramide della Luna

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Di fronte a questa imponente opera, ci poniamo la domanda che molti si pongono: ci chiediamo come sia possibile che un popolo senza mezzi tecnologici e senza macchine edilizie moderne, abbia potuto costruire un posto così affascinante e maestoso. Un ultimo sguardo e poi a piedi  facciamo il giro dall’esterno per trovare un ristorante dove mangiare. Li intorno ce ne sono diversi, e tutti servono ottimi prodotti tipici messicani. Il nostro lo abbiamo trovato… ci fermiamo a mangiare decisamente stanchi ma soddisfatti della giornata.

siamo noi…. io e te!!!   ?

Riprendiamo il pullman e torniamo a Città del Messico per la nostra ultima notte nella capitale.. domani pomeriggio, abbiamo un volo interno che ci porterà a Chihuahua, punto di partenza per la nostra tappa tra i canyon della Barranca del Cobre. continua….   ARTICOLI CORRELATI Se ti è piaciuto il nostro racconto, seguici sulla pagina FB GiroVolando e su Instagram GiroVolando, la gioia della partenza, la gioia del ritorno

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