Lanzarote – viaggio al centro della terra
Lanzarote – viaggio al centro della terra
Quando penso a Lanzarote, mi vengono in mente i suoi paesaggi incredibili, le sue numerose sfumature, il suo sole caldo e il clima mite tutto l’anno. La prima idea che spesso si associa alle isole Canarie, è quella di trovarsi di fronte terreni aridi e vulcanici, brulli e neri, privi di anima: invece le isole, pur avendo la lava come protagonista, offrono molto di più, sono vive, ognuna con le sue caratteristiche.
A Lanzarote, tutti trovano la propria dimensione: scenari unici, punti panoramici, natura, trekking, sentieri tra la lava, grotte, parchi a tema anche per i bambini; per gli amanti del mare, spiagge incontaminate e bellissime: vulcaniche con l’Oceano che le lambisce, dorate e attrezzate per chi cerca relax ma anche comfort, con lagune sicure che offrono acqua bassa che degrada fino a diventare profonda.E che dire del cibo e del vino, un connubio immancabile, un gioire per gli occhi e il cuore, vi alzerete dal tavolo con la pancia piena e il portafoglio gonfio, perché i prezzi sono assolutamente bassi.
Lanzarote, l’isola più a nord delle Canarie e la più vicina alle coste africane, deve la sua fisionomia, i suoi paesaggi e la natura unica ed incontaminata ad una delle più grandi eruzioni vulcaniche della storia, che nel 1730 la distrusse completamente: il vulcano Timanfaya eruttò per sei anni, cambiandone per sempre il volto.
i colori caldi della terra di Lanzarote
Strade che si insinuano dove un tempo scorrevano fiumi di magma
Durante il nostro racconto, verrà mensionato spesso l’architetto e pittore Cesar Manrique; famosissimo sull’isola , fu colui che fece rinascere letteralmente Lanzarote dopo l’eruzione del vulcano. Riuscendo a mantenere l’armonia tra arte e natura, in un perfetto equilibrio, ha messo la sua mano ovunque sull’isola, creando opere d’arte incredibili e influenzando lo sviluppo urbano dei paesi: le case nei centri abitati sono tutte bianche e al massimo di due piani. I villaggi, soprattutto quelli in riva all’Oceano sono puliti e ordinati, in perfetta armonia con la natura. A tutti gli incorci principali delle strade le sue opere segnano inequivocabilmente il suo passaggio.
Il blu dell’Oceano, il nero della lava, il bianco delle case
Niente disturba l’armonia e i crateri oramai spenti osservano dall’alto
Tutto è ordinato e pulito
L’isola offre tantissime opportunità di arricchire il proprio bagaglio culturale e naturalistico, noi con questo racconto vogliamo dare alcuni spunti basati sulla nostra esperienza, partendo proprio da uno dei posti più suggestivi dell’isola:
- Parco Nazionale di Timanfaya
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L’interno del parco vulcanico
Colori accesi della terra e cielo azzurro (vista dalla struttura del parco)
Il parco Nazionale Di Timanfaya, è uno dei sentieri più importanti e di facile accesso, per immergersi nel paesaggio vulcanico di Lanzarote.
Simbolo del parco, il diavoletto posto anche all’ingresso e creato da Manrique.
Attraverso un mini tour guidato, in pulman, ci si addentra tra sentieri di coni vulcanici, muri di lava cristallizzata dove l’autobus passa a malapena. Il paesaggio lunare cattura l’attenzione.
Non ci sono case ne persone, solo silenzio, vento e quei colori intensi, nell’esplosione dei marroni, dei rossi, dei gialli, dei neri e dei verdi.
Il tour si conclude con la sosta al ristorante El Diablo, costruito dall’architetto Manrique, dove oltre ad ammirarne la sua impronta, alcuni ragazzi mostrano come il vulcano non sia affatto spento ma che in fondo nel cuore della terra ci sia ancora il fuoco. Comunque per capire che il vulcano è solo assopito basta prendere in mano una pietra e testarne la temperatura!!
Visita del parco con mezzo alternativo
Il tour all’interno del parco vulcanico, può essere effettuato anche a piedi con escursioni guidate di circa due ore oppure in groppa ad un cammello
I muri di lava sembrano inghiottire l’autobus
…E forse la luna è proprio così
- El Lago Verde/ Charco de Los Clicos
Dal parcheggio gratuito, attraverso una comoda passerella, si accede ad un punto panoramico molto suggestivo: da un lato il blu intenso dell’Oceano, che lambisce la spiaggia nera di “El Golfo“; in cima alla spiaggia un particolarissimo lago di un verde smeraldo intenso, creato dall’erosione dell’Oceano, il tutto incorniciato da alte rocce dai colori intensi della terra.
Il blu dell’Oceano, il nero della spiaggia, il verde del lago, il marrone e il rosso delle roccce..
Attraverso delle scalette si arriva facilmente vicino al laghetto.
Il lago verde (Playa El Golfo)
Durante l’eruzione del 1730, il magma non solo ha coperto tutta la superficie dell’isola, ma è riuscito anche a scavare imponenti cavità naturali, tunnel e grotte che formano siti di incredibile bellezza. I Jameos sono tunnel vulcanici verticali il cui soffitto è crollato, creando cavità aperte.
Jameos del Aqua ne è un meraviglioso esempio, sulla costa nord-occidentale di Lanzarote, nella regione di “Malpais de la Corona”, è una delle zone più famose da visitare.
La visita inizia dopo aver fatto il biglietto, scendendo attraverso una scala di legno e lava e trovandosi nella prima parte della grotta, il “JAMEO CHICO”, qui è stato allestito un particolarissimo ristorante molto ben inserito nella natura, con tavolini affacciati su un piccolo lago dalle acque limpidissime.
Lanzarote – viaggio al centro della terra
In questo ambiente acquatico cosi’ particolare si possono osservare diverse creature endemiche, tra cui i particolarissimi granchi albini ciechi, che a centinaia se ne stanno sugli scogli a pelo d’acqua. Sono privi di colore perché la luce non riesce a filtrare per dargli la pigmentazione colorata.
Proseguendo su un passerella che costeggia il lago, si arriva al “JAMEOS GRANDE“, un giardino ricco di palme, cactus e fiori che circondano una piscina dal fondo bianco e dalle acque di un azzurro intenso.
Proseguendo dietro la piscina, conclude la visita un auditorium che è stato riaperto dopo un importante restauro e che oggi ospita concerti e proiezioni di film, data la sua particolare ed ottima acustica.
Jameos del Agua è anche il primo Centro di Arte, Cultura e Turismo creato da César Manrique.
Manrique ha saputo immaginare e trasformare, un tunnel vulcanico apparentemente primo di anima, in un posto unico al mondo dove arte e armonia convivono immerse nella natura.
La piscina nel cuore della terra
L’auditorium
L’auditorium
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Non molto lontano da Jameos del Agua, troviamo un’altra particolarissima grotta scavata dalla lava ; la Cueva de Los Verdes. Rappresenta un’altra parte del tubo lavico scavato durante l’eruzione del vulcano Corona.
La visita è guidata: un viaggio al centro della terra, un susseguirsi di tunnel, grotte, pareti ripide, gallerie, labirinti e lagune sotterranee, sapientemente illuminate per far risaltare i colori intensi della lava e delle rocce.
Lanzarote – viaggio al centro della terra
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Gallerie dove un tempo scorreva impetuosa la lava
Al termine della visita, una sorpresa… che però non sveliamo… 😉
- La casa museo di Cesar Manrique
Il genio e l’estro dell’architetto Manrique si rispecchiano anche nella sua abitazione, oggi divenuta museo aperto al pubblico.
Costruita su più livelli e formata da più ambienti, è adagiata sulla colata lavica e presenta diverse vetrate da cui si può ammirare il parco vulcanico. E’ stata letteralmente costruita intorno alle colate laviche.
Circondata da un giardino curatissimo fatto di cactus e fiori, ha al suo interno anche una deliziosa piscina. E’ veramente un luogo particolare da non perdere.
Esterno della casa di Manrique
Quando si dice che la lava è entrata in casa!! 🙂
Il Jardin de Cactus, si trova nella località di Guatiza, nella parte nordorientale di Lanzarote.
E’ un’altra creazione di Manrique, che l’ha saputa trasformare da cava abbandonata, a gioiello botanico.
Al suo interno si possono ammirare più di 10.000 cactus, dai colori e dalle forme più strane, tutti piantati in maniera ordinata all’interno del giardino. Il terreno è ricoperto da cenere lavica e sulla parte più alta un bellissimo mulino ristrutturato sembra fare la guardia a questo gioiello.
Panoramica sul Jardin de Cactus (foto scattata dal mulino)
Abituati ai vigneti della nostra Italia, il terreno e il vento di Lanzarote ci sembreranno a prima vista totalmente inadatti alla coltivazione delle viti e alla produzione del vino.E invece l’isola ha una tradizione vinicola eccellente. I contadini sono riusciti a sfruttare al massimo le condizioni sfavorevoli, diventando tra i maggiorni produttori di vino.
La regione dove si concentra la maggior parte dei vigneti, è la Geria. Ogni vite viene piantata nel terreno, mantenendola bassa e circondandola da una specie di muretto a semi-cerchio per proteggerla dal vento. Il terreno è ricoperto da cenere lavica che riesce a trattenere l’umidità della rugiada.Una distesa immensa di muretti a semi cerchio creano un paesaggio unico.
Il vino prodotto è per il 75% vino Malvasia, una delle uve più vecchie al mondo.
Nella zona ci sono numerose Bodegas, aziende vinicole dove è possibile partecipare a percorsi guidati e degustazioni di vini.
L’ingegnoso sistema di protezione dal vento
Il paesaggio sembra disegnato
Visto che abbiamo parlato dei vini di Lanzarote, mi voglio soffermare anche sui suoi mercatini.
Un soggiorno a Lanzarote, non può escludere un giretto nei sui mercati rionali, ce ne sono in tutte le cittadine ogni giorno della settimana. Offrono prodotti locali e souvenir, richiamano molte persone e sono un modo diverso di vivere l’isola e per stare a contatto con i suoi abitanti.
Il mercatino dei mercatini è quello che prende vita la domenica nella cittadina di Teguise: un brulicare di bancarelle che si collocano in tutta la parte vecchia della città , che per un giorno a settimana abbandona la sua tranquillità per lasciare spazio ad una multitudine di colori e suoni: puoi trovare di tutto, formaggi, vino, fiori, collanine, ogni genere di souvenir; richiama le persone da ogni parte dell’isola, regalando a chi vi si trova, una bella atmosfera festaiola.
E come sempre, noi amanti dello street food, qui ci lecchiamo baffi, le bancarelle cucinano e friggono sul posto ogni tipo di leccornia, da gustare mentre si cammina tra le bancarelle. 😉
Bancarelle che vendono di tutto
L’immancabile street food
Frutta fresca per ottimi frullati
Nota immancabile quando si parla di Canarie, ma soprattutto di Lanzarote: da non perdere assolutamente l’assaggio delle “papas Arrugadas“, le patate rugose: patatine novelle che vengono cotte con la buccia e con molto sale affinché prendano il loro sapore intenso. Sono servite sempre con la buccia e accompagnate dalla tipica salsa, il Mojo rosso o verde.
E dopo tanta avventura, natura ed esplorazione… Lanzarote è anche spiagge, mare, sole, clima perfetto e relax.
Le numerose spiagge accontentano tutti: gli sportivi che possono trovare vento in abbondanza per praticare tutti gli sport acquatici, le famiglie anche con bambini che ne troveranno di attrezzate e sicure per la balneazione, riparate dal vento, vulcaniche o dorate. E ce ne sono alcune anche con sabbia bianca.
… Quelle Vulcaniche:
L’isola offre numerose spiagge vulcaniche, dove si deve camminare con le ciabatte per non scottarsi i piedi, dove l’Oceano arriva con gran forza e le lambisce. Dove il colore nero contrasta con le mille sfumature della roccia.
La più bella e particolare è quella di “El Golfo“, che si è formata dove un tempo c’era un cratere e che oggi oramai spento ha lasciato il posto a questo paesaggio incredibile dove il nero contrasta non solo con il rosso delle rocce che la circondano, ma anche con il verde smeraldo di un piccolo laghetto che si è formato grazie all’erosione dell’Oceano. La spiaggia è facilmente raggiungibile tramite una passerella. Il parcheggio è gratuito
Veduta panoramica di playa El Golfo
…Quelle ventose per i surfisti:
Per gli amanti degli sport acquatici, soprattutto surf e kite surf, le spiagge della costa ovest, offrono un vero paradiso: vento forte e onde altissime adatte a sport estremi.
La più bella è sicuramente “Famara”, spiaggia dorata sovrastata da alte scogliere a picco sul mare. Un po’ meno adatta se si vuole prendere il sole sdraiati, il vento soffia fortissimo alzando la sabbia che diventa molto fastidiosa. Il parcheggio è lungo la strada a ridosso della spiaggia.
Playa Famara
Playa Famara, paradiso per i surfisti
…Quelle meno ventose:
Per chi vuole crogiolarsi al sole, l’isola offre calette più riparate e acqua bassa dove nuotare in sicurezza.
Tra quelle da noi visitate, ne ricordiamo alcune che si trovano a sud ovest; qui la costa prende il nome di “Costa del Papagayo” e comprende tra le altre “Playa del Papagayo”, “Playa Mujeres”, “Caleta del Congrio”e “Playa del Pozo”.
Playa Papagayo
Playa del Congrio
Caratterizzate da acqua color smeraldo, poco ventose e adatte anche a fare snorkeling ed immersioni, sono tutte di facile accesso lasciando la macchina in alto e scendendo giù da stradine sterrate percorribili a piedi. Non sono però attrezzate con lettini ed ombrelloni, solo pace, relax e natura.
Playa Mujeres e Playa del Pozo
Sempre sulla costa sud, altra spiaggia di notevole pregio, è “Playa Dorada”.
Qui troverete una caletta riparata dal vento, con acqua calma e bassa per nuotare in sicurezza. Diversi ristorantini e localini lungo spiaggia e un diving attrezzato per organizzare immersioni. Questa spiaggia è di facile accesso ed è attrezzata con lettini ed ombrelloni.
Playa Dorada
…Quelle bianche:
Nella parte nord di Lanzarote, tra la costa Teguise e Orzola, numerose calette di sabbia bianca naturale, si susseguono una dopo l’altra, accogliendo i visitatori con le loro acque cristalline ed il contrasto tra il bianco della sabbia e il nero delle rocce vulcaniche. Non sono attrezzate, e per ripararsi dal vento sulla sabbia sono stati costruiti dei recinti a semicerchio, fatti di sassi dentro cui distendersi al sole e passare delle belle ore in tranquillità.
Tra i nomi ricordiamo, Playa Caleton Blanco, Caletta del Mojon Blanco, Cala de Punta Pietra. Sono tutte con accesso dalla strada principale. Sono tutte spiagge libere non attrezzate.
Le calette del nord
Le tranquille calette del nord
Anche la famosa spiaggia di El Reducto, ad Arrecife è di sabbia chiara.
E’ la spiaggia urbana della capitale, e con la sua particolare forma quansi circolare, abbraccia una laguna dalle acque calme e sicure ed una lunga spiaggia. Sicuramnte è molto affollata ma le sue dimensioni consentono ai visitatori di godere di ampi spazi per lunghe passeggiate e bagni di sole e di mare. La spiaggia è attrezzata con docce e bagni ed ha anche un grazioso lungomare dove si trovano ristornati e loocali e che la collega al centro città.
Playa El Reducto
Vorrei concludere questo racconto, con un’immagine che simboleggia quanto può essere forte la vita. Durante le nostre passeggiate sulla lava, trovammo per strada un pezzetto di una piantina grassa, di circa 5 cm oramai pestato dalle ruote delle auto. Lo raccogliemmo e lo portammo a casa in valigia, bello nascosto, perché noi non portiamo ” MAI via nulla dai posti che abbiamo la fortuna di visitare”. Oggi quel pezzetto di pianta è diventato così, dopo 10 anni…..
La nostra piantina
ditemi se la natura non è meravigliosa!!!! 🙂 kiss
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