La nostra avventura in Malesia, inizia proprio da Kuala Lumpur. La capitale della Malesia è uno scalo quasi obbligatorio per i viaggiatori che vogliono raggiungere la Malesia più selvaggia o che vogliono arrivare sulle isole della costa o nel Borneo. Avendo a disposizione 16 giorni in totale, ci siamo fermati due notti giusto per assaporarne alcuni dettagli e poi ripartire.
Spesso abbreviata con KL, fondata nel 1857, nota al mondo per ospitare il circuito di Sepang, dove si corre il moto GP e la Formula 1, ha anche diversi edifici importanti, musei,moschee e dell’ottimo street food che ne fanno una meta ambita da milioni di turisti durante l’anno, e che le fanno meritare dei giorni di visita.
Arriviamo all’aeroporto internazionale di KL con un volo Emirates da Milano Malpensa con scalo a Dubai. Per raggiungere il nostro albergo situato nei pressi delle Twin Towers prendiamo un taxi. Il centro città è comodamente raggiungibile anche con il treno.
Dopo aver espletato le pratiche check in e sistemato i bagagli, siamo pronti per un giro in città. Il clima in agosto è un pò umido e regala anche qualche ora di pioggia, ma dopo un giorno ci si abitua facilmente.
E’ una città molto avanti, moderna e cosmopolita, i collegamenti sono ottimi, la metropolitana funziona in maniera efficiente e anche la monorotaia (un treno che viaggia su un’unica rotaia), consente di raggiungere diversi punti della città e buttare uno sguardo al suo skyline. E’ facile trovare posto per dormire, mangiare, le persone sono disponibili, si respira tranquillità anche girando da soli di sera. C’e’ sempre un sacco di gente per strada quindi soli in effetti non si è mai. La città ospita numerosi centri commerciali multipiano, dove i Malesi amano passare le giornate per lo shopping, mangiare e difendersi dal caldo e dall’umidità.
Il simbolo della città sono le Petronas Twin Tower, (tradotto torri gemelle Petronas) le vedrete in tutte le cartoline di KL e soprattutto alzando gli occhi al cielo le vedrete spuntare da quasi tutti i punti della città.
Di ispirazione islamica, prendono il nome proprio dalla compagnia petrolifera Petronas che ha sede all’interno di una delle due torri. Con i loro 452 metri di altezza sono tra i grattaceli più alti al mondo. Sono unite da un ponte, attraversabile dall’interno lungo 58 metri, che non serve solo per collegarle l’una all’altra ma è stato studiato appositamente per essere un sostegno e limitarne l’oscillazione in caso di forte vento. Se volete visitarle all’interno, vi consigliamo di prenotare in anticipo, perché le file sono lunghissime; noi non avevamo prenotato e infatti non ci siamo potuti salire. Il lunedì e i giorni festivi sono chiuse.
Un altro edificio molto conosciuto in città è la torre di Manara, la torre per le telecomunicazioni anch’essa inserita tra gli edifici più alti del mondo. Prima della costruzione delle Twin Towers, in città era l’edificio più alto. Situata in cima alla riserva forestale Bukit Nanas, è un edificio dall’architettura moderna e offre un punto panoramico sulla città e sulla riserva .
Per chi come noi ama lo street food , una tappa immancabile è Jalan Alor, cuore dell’arte culinaria della città. Si raggiunge prendendo la monorotaia e scendendo alla fermata Bukit Bintang, per poi proseguire a piedi lungo Jalan Bukit Bintang per pochi minuti. In una via relativamente corta, a tutte le ore del giorno e della notte, sono concentrati tantissimi ristorantini, con tutti i tavoli fuori in una sorta di grande sagra e bancarelle dove si possono gustare specialità Malesi, carne, pesce, spiedini, zampe di gallina arrosto (per chi vuol provare qualcosa di inusuale), dolci di tutti i tipi. 😉
Gli odori si mescolano, dolce, salato, fritto. Ci si siede insieme ad altra gente in tavoli spartani in plastica. Un menù dove trovi i piatti. Noi non capendo una parola della loro lingua ci siamo fatti guidare dalle fotografie e da qualche piatto che vedevamo in altri tavoli. il servizio è semplice e veloce anzi un po’ frenetico ma è proprio questo il bello, e dice sia uno dei migliori posti per mangiare in città.
Non molto lontano dal quartiere di Bukit Bintang , si trova il quartiere coloratissimo di ChinaTown. La via centrale è Petaling Street. Oggi chiusa al traffico ospita uno dei mercatini turistici più famosi di KL, decine e decine di ristoranti cinesi, negozi di ogni tipo e bancarelle situate anche in più file in mezzo alla strada. Anche nelle via parallele fioriscono tantissimi negozietti caratteristici e bancarelle dove puoi trovare merce di ogni tipo e imitazioni delle più popolari marche mondiali. Si fa fatica a camminare perché l’afflusso di persone è davvero notevole, gli odori di cibo fritto rimbalzano da una bancarella l’altra, e le numerose lanterne rosse cinesi fanno da cornice ad un quartiere multietnico e multiculturale. Nessun problema se vuoi provare lo street food: noi ci siamo fermati in un localino che dall’esterno non aveva nulla di invitante, e invece abbiamo mangiato benissimo tipico malese con una certa influenza cinese.
Anche ChinaTown si può raggiungere con la Monorotaia scendendo a Bukit Bintang oppure una fermata più vicina è Maharajalela
Merdeka Square è il simbolo dell’indipendenza Malese, nel 1957 fu proprio in questa piazza che venne tolta definitivamente la bandiera inglese ed issata quella Malese, proclamando l’indipendenza del paese. E’ un’enorme spiazzo occupato quasi interamente da un prato verde circondato da importanti edifici storici dell’epoca coloniale. Di gran rilievo il Palazzo del Sultano Abdul Samad. Oggi nella piazza si svolgono le più importanti manifestazioni della città, parate e festeggiamenti vari . Merdeka Square e Sultan Abdul Samad Building si raggiungono a piedi in 10 minuti dalla stazione LRT di Masjid Jamek.
Il Butterfly Park, è una delle attrazioni che non ci siamo lasciati sfuggire, anche se sinceramente non è ci abbia particolarmente entusiasmato, forse perché non siamo grandi amanti degli instetti. Dopo aver pagato l’ingresso, si entra in questo pseudo parco, con una vegetazione esotica molto ricca, dove si possono ammirare tantissime varietà di farfalle. Sono libere di volare all’interno del parco e la loro fuga è impedita da una rete che copre la struttura. Il percorso all’interno del parco è reso movimentato da ponticini, fontane e ruscelletti, che ospitano carpe giapponesi anche di notevole dimensione. Alla fine del giro verso l’uscita si passa da un museo dove è esposta una gran varietà di insetti imbalsamati, farfalle rare giganti, coleotteri ed altri insetti, provenienti da tutto il mondo
Nella stessa zona del Butterfly Park, camminando a piedi lungo la strada e chiedendo anche indicazioni abbiamo fatto un salto al Taman Burung KL park, conosciuto anche come Bird Park. Si trova all’interno dei Giardini Botanici di Perdana e occupa una superficie di circa 600.000 mq. Già lungo la strada prima di entrare si vedono alberi con scimmiette libere che saltano da un ramo ad un altro e diversi tipi di uccelli. All’interno del parco ci sono più di 3000 specie di uccelli, provenienti da tutto il mondo. La maggior parte è libera e girella indisturbata avvicinandosi alla gente di cui non ha paura. Ci sono spettacoli con i pappagalli (non non li abbiamo visti) e una bella vegetazione.
Qui sotto vi mettiamo una cartina per capire meglio la zona e il percorso.
Dopo aver visitato alcune isole della costa orientale, torneremo a KL l’ultima notte in Malesia, e dormiremo proprio a Sepang a due passi dal circuito. Ma intanto un volo interno della Air Asia ci aspetta per portarci nelle Perenthian.
A presto…….?♀️?♀️
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GiroVolando, la gioia della partenza, la gioia del ritorno
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